Origini della farinata tra storia e leggenda
Le origini della farinata, come spesso accade, si confondono tra storia e leggenda. Si narra che Ulisse, nell’assedio di Troia, finite le scorte di cibo, fece mettere l’olio e la farina di ceci, dentro i grandi scudi dei suoi guerrieri.
Altri raccontano che anche gli antichi Romani, durante l’ occupazione di Genova, cuocessero acqua e farina di ceci, meno costosa di quella di grano, sugli scudi al sole.
Il testo è il tegame di rame stagnato per cuocere la farinata.
Dagli scudi saraceni deriverebbe il termine “testo”; nella lingua araba colta e nobile, infatti, “testooh” significa scudo. Il testo è il tegame basso in rame stagnato che viene utilizzato, soprattutto in forno, per cuocere la farinata ma anche la focaccia al formaggio di Recco e le torte salate. Il diametro può variare dai 30 ai 150 cm.
Sempre percorrendo le leggende sulla farinata genovese, un’altra la fa risalire al Medioevo, e precisamente nel 1284, in cui si svolse la battaglia della Meloria in cui la Repubblica di Genova sconfisse la rivale Pisa, catturando molti prigionieri. Nel corso degli scontri nel golfo di Buscaglia, si scatenò una furiosa tempesta, che fece imbarcare acqua nelle galee genovesi. Inoltre si ruppero alcuni barili d’olio che, mescolandosi ai sacchi di farina di ceci e all’ acqua di mare, formarono una poltiglia che venne fatta cuocere al sole. Si ottenne così la FARINATA

Pizza e Pasta in origine era una rinomata friggitoria di Sestri, ed ancora oggi si può gustare questa tipica e semplice ricetta dai sapori ricchi di storia
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